L'università di Oxford, ai fini di una ricerca, ha preso in esame 327 persone che nel corso degli ultimi tre anni sono state accusate o condannate per aver attuato delle violenze nei confronti degli animali. Le violenze in questione sono varie e di diversa gravità: si va dall'abbandono alle torture, e si arriva persino all'uccisione. I ricercatori hanno analizzato approfonditamente il comportamento di questi individui, soprattutto dal punto di vista psicologico e psichiatrico. I risultai sono stati veramente sconcertanti.
È emerso infatti che il 74% di loro ha disturbi della personalità, palesi o latenti, mentre addirittura l'89% ha comportamenti tendenzialmente violenti e irascibili, non solo nei confronti degli animali ma anche degli esseri umani. Si tratta insomma di persone fortemente disturbate, che vanno sicuramente punite per i loro crimini ma che vanno anche curare, affinché non ripetano le orribili azioni che hanno commesso.
Fonte: Science of Mind, 6.02.2017, p. 36.
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